Mentone, degli incontri istituzionali per far emergere delle comunità di confine interdipendenti.

Il 19 e 20 giugno, sul campus di Sciences Po Mentone, si sono svolti vari incontri e discussioni tra i sindaci e rappresentati dei communi che fanno vivere questa realtà transfrontaliera, per evocare l’insieme delle iniziative, passate e future, che hanno come scopo di aumentare la sinergia in questo territorio situato tra Francia e Italia.

«I cittadini sono in anticipo su di noi», ha riconosciuto Yves Juhel, il sindaco di Mentone, deciso ad accelerare il processo di cooperazione transfrontaliera. Sta lavorando con il sindaco di Sanremo, Alberto Biencheri, ad un gemellaggio che si concretizzerà nel corso dell’anno. Con il suo ruolo di presidente della CARF (Communauté d’agglomération de la Riviera française), ha avviato il cantiere per la creazione di un GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) “di prossimità” per avvicinare i comuni francesi e italiani alle province di Imperia e Cuneo.

Nizza non è da meno nel prolungamento dello schema di cooperazione transfrontaliera metropolitana. Laurence Navalesi, consigliere comunale, ha confermato il progetto di creazione di un GECT con i vicini italiani (Nizza è già gemellata con Cuneo, ndr) dopo diversi incontri questa primavera di Christian Estrosi con i rappresentanti di Genova e Imperia.

Obiettivo: une frontiera aperta e dinamica.

Lo scopo di questi incontri era di passare dalle buone intenzioni a delle azioni concrete che interessano la vita quotidiana dei cittadini. Il trattato del Quirinale, firmato in novembre 2021, da un nuovo slancio a questa volontà di agire. In effetti, prevede la creazione di un comitato per la cooperazione transfrontaliera per stabilire un quadro di riferimento. Una riunione sul tema è prevista a Torino in primavera sotto la guida della MOT (Missione operativa transfrontaliera).

L’avvio della nuova programmazione europea 2021/2027, con programmi tali Marittimo o Alcotra, che comprendono finanziamenti e obbiettivi da raggiungere sul tema della cooperazione transfrontaliera, è un altro fattore favorevole alla concretizzazione di una realtà transfrontaliera dinamica.

La tempesta Alex che ha colpito la Valle della Roya e la pandemia del COVID hanno fatto emergere la necessità di affrontare in modo congiunto, dai due lati della frontiera, le sfide legate alla sanità, il riscaldamento climatico, e la mobilità. L’asimmetria delle strutture amministrative, con competenze diverse in Francia e in Italia, non facilita il compito. Ma il pragmatismo permette di rimuovere gli ostacoli. “Abbiamo creato un gruppo WhatsApp per condividere informazioni in tempo reale”, riferisce Sébastien Olharan, sindaco di Breil-sur-Roya, che comunica efficacemente con i sindaci dei comuni italiani limitrofi per risolvere le sfide comuni.

Turismo verde, attività sportive all’aperto, formazione e occupazione, mobilità o salute sono alcuni dei percorsi da esplorare per andare avanti nonostante le grosse problematiche legate ai collegamenti ferroviari e stradali che separano più che unire i cittadini, “seppure uniti da una comunità di destini”.

Fonte : ©Tribuca

Crediti foto : ©Sciences po

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